Uno dei nostri modi preferiti per parlare di autismo è farlo attraverso libri e cortometraggi. L’ultima recensione è stata quella di “Float“, in cui il tema centrale era l’accettazione della diversità. Il corto Pixar di cui parleremo oggi è “Loop”, diretto da Erica Milsom.

Comunicare senza parole

In pochi minuti carichi di significato, è raccontata la vicenda di due adolescenti che si ritrovano insieme durante un’ esercitazione di canoa. Marco è un ragazzo chiacchierone; Renee, invece, è una ragazza con un autismo di tipo non verbale. E’ solitaria, ma non perché voglia stare da sola: è “la ragazza che non parla”, e lo stesso Marco, inizialmente, non è molto contento della situazione e trova fastidiosa un’azione che ripete sempre, ovvero ascoltare in loop la sua suoneria preferita.

Ma i due impareranno a capirsi, ad entrare uno nello sguardo dell’altro e a vedere il mondo con occhi nuovi. Marco si dovrà rendere conto che quello che lui trova bello per Renee può non esserlo. E, a sua volta, Renee dovrà trovare il modo di comunicare a Marco ciò che desidera e ciò che, invece, proprio non sopporta. In tutto questo, lo spettatore viene proiettato nella testa dell’uno e dell’altra, partecipando, così, alla vicenda da entrambi i punti di vista, in particolare da quello di Renee. Alla fine i due ragazzi troveranno il loro modo di capirsi: il filo rosso che li unirà simbolicamente sarà proprio quel suono da cui all’inizio Marco era tanto infastidito.

Le parole sono solo uno dei modi con cui comunicare: è il più usato, certo, ma non per questo l’unico. In questo cortometraggio le parole ci sono, e non son poche, ma sono inutili o, meglio, non sono rilevanti. Sono, invece, gli sguardi, le emozioni, la percezioni e i gesti a far davvero la differenza.

Se, leggendo questa recensione, ti è venuta voglia di guardare il cortometraggio, puoi trovarlo sulla piattaforma Disney+; per approfondire puoi anche dare un’ occhiata a questo interessante video documentario:

Vi lasciamo con una citazione:

Non giudicare sbagliato ciò che non conosci, prendi l’occasione per comprendere.

Pablo Picasso