Arriva per tutti i genitori quel momento della giornata in cui si è sfiniti, privi di energie ma è rimasto ancora un importante compito da svolgere: la favola della buonanotte! Non nascondiamoci dietro ad un dito: autismo o no, a volte questa semplice routine ci richiede uno sforzo di immaginazione e fantasia non indifferente, soprattutto al termine di una dura giornata. Per fortuna il Gruffalò di Julia Donaldson ci dà una mano, rendendo questa routine quotidiana divertente e leggera.
Il libro: la storia e i personaggi di “il Gruffalò”
Il Gruffalò è un racconto scritto da Julia Donaldson, illustrato da Axel Scheffler e edito in Italia da Emme Edizioni. Si presenta come un classico libro illustrato per l’infanzia, con delle brevi didascalie che descrivono la storia sullo sfondo delle bellissime illustrazioni. In fase di adattamento dalla lingua inglese, è stato svolto un ottimo lavoro: è stata mantenuta la prosa in rima baciata ed è stato utilizzato un vocabolario vario e a tratti ricercato, ma mai troppo complicato.
Il racconto narra la storia di un simpatico topolino che si trova costretto ad usare l’ingegno e la fantasia per sopravvivere all’incontro con i predatori della foresta e con il “terribile” Gruffalò; non ci dilungheremo ulteriormente a descrivere la vicenda perché il racconto è molto breve e non vogliamo togliere il gusto della scoperta.
I personaggi sono tutti simpatici e ben differenziati; durante la lettura, c’è da divertirsi nel provare ad immedesimarsi in ciascuno di essi, sperimentando intonazioni di voce diverse per caratterizzare ognuno in modo distinto. Vi troverete ad intonare una vocina acuta e pacata per il topo, ad allungare le ‘S’ per simulare il sibilio del serpente, o a impostare un tono grave e lento per il Gruffalò; sicuramente le occasioni per sperimentare e divertirsi non mancheranno visto che il libro si presta a essere letto e riletto e difficilmente vi verrà a noia.

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Le illustrazioni di Axel Scheffler
Se seguite questo blog da un po’ di tempo, avrete sicuramente capito che diamo un’ importanza particolare alle illustrazioni e alla possibilità di comunicare tramite esse; Axel Scheffler in questo ambito ha fatto un lavoro eccezionale. L’illustratore riesce ad immergerci nel bosco frondoso immaginato dall’autrice, alternando delle immagini panoramiche con delle piccole illustrazioni che ci fanno soffermare sui dettagli. Particolarmente efficaci sono, poi, le immagini descrittive della fisionomia del mostro: oltre ad aiutare l’immaginazione, svolgono una funzione didattica per i più piccoli aiutandoli a riconoscere le parti del corpo.
La morale della storia
Come tutte le favole che si rispettino, anche questo racconto vuole trasmetterci un insegnamento. Abbiamo di fronte una rappresentazione della vita in cui difficoltà e pericoli si frappongono nel cammino del protagonista e ci viene mostrato come, per superarle, non sia necessario usare la forza o la violenza; il protagonista riesce a prevalere utilizzando le proprie armi migliori, ossia l’intelligenza e la fantasia, per poi scoprire che ciò che lo spaventava è più terrorizzato di lui.
Il sequel: “il Gruffalò e la sua piccolina”
Dopo l’enorme successo dell’opera, il sequel non si è fatto attendere molto. Il secondo capitolo di questa mini saga introduce un nuovo personaggio: la piccola del Gruffalò, una bambina che sembra non aver paura di niente, ma che dovrà presto ravvedersi perché nel bosco vive una spaventosa e inquietante creatura, di cui anche papà Gruffalò ha paura!
Uno degli aspetti più interessanti di questo secondo libro è la scelta di umanizzare il goffo e simpatico mostro, donandogli una dimensione paterna; in questo modo, viene veicolato il messaggio che non tutto ciò che riteniamo mostruoso o anormale debba necessariamente spaventarci.
Il libro si presenta con la stessa veste del predecessore; l’unica nota stonata di questo secondo capitolo è l’adattamento in italiano che a tratti non ci è sembrato all’altezza del lavoro certosino svolto per il primo. Nonostante questo, siamo comunque di fronte ad un ottimo libro illustrato, ancora una volta impreziosito dal magistrale lavoro di Axel Scheffler, che non potrà mancare nella collezione degli amanti del Gruffalò.

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Il Film: il corto animato di “il Gruffalò”
L’enorme successo de “Il Gruffalò” ha permesso la produzione di un adattamento animato della durata di circa 30 minuti. Il corto, realizzato dallo Studio Soi di Ludwigsburg (Germania), ha ricevuto numerosi riconoscimenti, fino ad essere candidato agli Oscar come miglior cortometraggio d’azione.
Il film è girato con tecnica mista, unendo la versatilità della computer grafica con la “tangibilità” dell’animazione a passo uno, tecnica che il regista ha deciso di utilizzare per riportare sullo schermo la sensazione di calore delle tavole illustrate a mano. Vi lasciamo con il trailer del film per poter apprezzare l’ottimo lavoro svolto dagli animatori.
Il mondo di “il Gruffalò”
Dopo il successo planetario del goffo e credulone mostro, sono nati numerosissimi gadget e accessori a tema; ci sono davvero prodotti di ogni tipo e per ogni gusto:
- Giochi e giocattoli
si passa dai classici pupazzi di peluche, a modellini di legno, ai puzzle delle illustrazioni o il gioco in scatola;
- App e giochi
app con semplici giochi a tema che stimolano le reazioni, la logica e la capacità di risolvere i problemi;
C’è ancora tanto da scoprire, per il resto vi lascio il piacere della scoperta e la ricerca del gadget del Gruffalò perfetto per voi.