Settembre ormai è alle porte e con esso il giorno del rientro a scuola, Covid permettendo. Per ognuno di noi, tornare alla routine quotidiana, dopo le vacanze estive, è molto difficile. Sappiamo bene quanto il ritorno a scuola, per un bambino con autismo, lo sia ancora di più, ora più che mai, dopo quasi cinque mesi in cui è stato a casa.
Affrontare questo momento può essere, quindi, motivo di grande ansia, sia per i genitori che per il bambino, ragion per cui probabilmente stai leggendo questo articolo. Inoltre, la scuola sarà molto diversa per rispettare le misure di contenimento anti Covid-19. Ebbene, vogliamo condividere con te cinque consigli che, speriamo, potrebbero aiutarti ad affrontare il rientro a scuola del tuo bambino con autismo. Insieme riusciremo a sconfiggere questo enorme mostro della scuola, che sembra così invincibile e che fa così paura.
Rientro a scuola e autismo: come familiarizzare con l’idea di tornare a scuola?
Prima di tutto, comincia a far familiarizzare tuo figlio con la nuova routine che lo aspetta: sveglialo presto, se già non lo fa, e parlagli di quando tornerà a scuola, dell’ambiente e delle persone che lo accoglieranno, delle attività che farà e delle diversità che ci saranno, come le mascherine ad esempio. È molto importante che lui possa avere tutto il tempo di cui necessita per metabolizzare il cambiamento ed entrare in questo nuovo ordine di idee.

A questo scopo, ed ecco il nostro secondo consiglio, può essere davvero utile aiutarti con un calendario. Puoi usarne uno qualsiasi e sbarrare, per esempio, i giorni mancanti insieme a tuo figlio. Potreste, però, anche farne proprio uno insieme, aggiungendo dei disegni colorati, molto più chiari ed immediati di tanti numeri e scritte. L’azione stessa del crearlo, inoltre, potrà essere un inizio di familiarizzazione. Allo stesso modo, potreste provare anche con altri tipi di lavoretti o disegni, attraverso i quali vostro figlio potrà esprimere le proprie emozioni e voi potrete spiegargli quello che vi riesce difficile dire a parole. Ad esempio, in base alla sensibilità di vostro figlio, potreste usare il disegno per mostrargli come sarà la scuola ora, con le norme anti covid, e così via. Il disegno è un ottimo mezzo di comunicazione che apre porte che le parole a volte non riescono nemmeno a scorgere, e non è vero che bisogna essere artisti per poter disegnare.
Quando la data sarà più vicina, poi, potreste andare insieme a comprare i quaderni e gli articoli di cancelleria, preparare lo zaino, ripercorrere la strada per andare a scuola e, una volta arrivati, fermarsi a osservarla. Questo lo aiuterà a trasformare quell’idea di cui avete parlato e che si è costruito mentalmente in qualcosa di un po’ più concreto.

Due consigli per i genitori
Gli ultimi due consigli sono, invece, rivolti proprio ai genitori, che sono i veri paladini nella lotta contro il mostro della scuola.
Prima di tutto, il nostro quarto consiglio è quello di tenerti sempre in contatto con l’Oss e leggere attentamente il Pei proposto. A maggior ragione se l’ambiente sarà nuovo, è molto importante comunicare con gli insegnanti, dicendo loro i punti di forza e le esigenze di vostro figlio, e chiedere collaborazione nell’aiutarlo ad abituarsi alla nuova routine e a relazionarsi con gli altri.
Il nostro quinto ed ultimo consiglio, invece, è che tu riesca a stare sereno e a gestire l’ansia. O almeno mostrarti tranquillo, anche se, ammettiamolo, non è per niente semplice. Però è importante: le emozioni dei genitori , infatti, vengono percepite fortemente dalla sensibilità dei figli, ancora di più in presenza di autismo. Far avvertire al bambino la tua preoccupazione potrebbe quindi metterlo in crisi ed essere controproducente.